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*plek-

frammento del progetto C/o

regia e concept:
Francesca Pennini

assistenza alla drammaturgia:
Angelo Pedroni

azione e creazione:
Floriano D'Auria (sopranista)
Nicola Galli
Angelo Pedroni
Francesca Pennini

disegno luci:
Leonardo Bucalossi

tecnica:
Massimiliano Calvetti

produzione:
CollettivO CineticO
Festival Inequilibrio / Armunia

concessione spazi prove:
Teatro Comunale di Ferrara

piece per spazi teatrali
anno 2012

durata: 60'

Il nuovo frammento del progetto decennale sulle eterotopie C/o di CollettivO CineticO si dedica allo spazio interno a una piega e sposta il tempo in una proiezione verso un futuro prossimo e probabile. Piega che viene aperta e interpretata e può celare o rimandare a un accadimento. Può essere indicazione origamica o residuo dell’accartocciamento e svolgimento di un foglio. È un solco che esplicita il logorio del movimento. È una traccia che può farsi previsione. È l’intervallo in cui si negozia la distanza, la si annulla nell’aderenza e mescola nell’ubiquità discreta del contatto. Piega divaricata nel procedimento violento della spiegazione.

" *Plek- è, più di ogni altra cosa, il (dis)piegarsi del pensiero, l’accartocciarsi della formulazione teorica; una (s)piegazione intorno al corpo, alla danza, al discorso coreografico. [...] C’è una consequenzialità matematica, rigida, a tratti gelida nei blocchi di immagini che la compagnia dona allo sguardo dello spettatore; una manciata di teoremi geometrici in cui la razionalità incontra lentamente imprevedibili cime poetiche. Il discorso “didattico” sulla danza si ibrida al precipitare della logica all’interno di pieghe oscure in cui l’indagine teorica di cui si sostanzia il lavoro del gruppo si concretizza, divenendo oggetto tangibile, talvolta incomprensibile alla mente, ma sempre capace di folgorare lo sguardo lasciando emergere un’ironia sottile e disarmante, al contempo lucida e folle. [...] Ancora una volta CollettivO CineticO coniuga ironia e concettualismo proponendosi nel panorama della arti performative come una delle compagnie che maggiormente impone non solo un’estetica personalissima ma anche una modalità inedita di concepire la costruzione dell’opera. *Plek- , lungi dal risolversi nel mero atto spettacolare, è allora l’ultimo passo di un progetto più ampio, la dimostrazione di una serie di ipotesi (estetiche) avanzate negli ultimi due anni dalla compagnia, ora riunite in una scrittura coreografica in cui ogni piega diventa immagine poetica e ogni (s)piegazione si avvicina al capolavoro."
[ Matteo Antonaci - teatroecritica.net ]

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VIDEO INTEGRALE DELLO STUDIO SITE SPECIFIC: *{ titolo futuribile }


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